Con il nuovo anno, tornano le liste di buoni propositi: scopriamo i consigli pratici per integrare la pratica del riutilizzo in questi buoni propositi, promuovendo un modello di consumo responsabile e sostenibile per il 2024. Vendere e acquistare in modo responsabile aiuta l’ambiente e l’economia, tra buoni affari e decluttering, risparmi e riduzione dell’impatto ambientale.
Ecco quindi i suggerimenti per un inizio anno 2024 all’insegna dei buoni propositi eco anche per lo shopping con Wallapop, la piattaforma leader nella compravendita di prodotti second-hand, pronti a partecipare all’economia circolare.
Image: Wallapop
Liberare spazio e guadagnare con il decluttering
L’inizio del nuovo anno è l’occasione perfetta per liberare spazio a casa vendendo oggetti non utilizzati. Il decluttering è uno dei buoni propositi di tantissime persone, dopo l’abbondanza delle feste, tra oggetti regalati e decorazioni ancora in bella mostra. Vendere nei circuiti di seconda mano non solo fa spazio, ma può trasformarsi in una fonte di guadagno extra. Si stima che gli italiani conservano da 6 a 15 oggetti non utilizzati, con un valore complessivo di 1.247 euro.
Buoni affari e risparmio con gli acquisti second-hand
Il second hand offre la possibilità di risparmiare significativamente scegliendo prodotti di seconda mano anziché nuovi, in condizioni ottime, perché magari sono regali inutilizzati o poco adatti al destinatario. Gli utenti possono risparmiare circa 378 euro all’anno, equivalente a un risparmio medio del 44%. Nel 2023, le categorie più acquistate sono state “Collezionismo”, “Samsung Galaxy”, “Nintendo Switch”, e “Macchine Fotografiche”, permettendo risparmi fino al 45%.
Partecipare all’economia circolare
Il mercato del second hand promuove l’economia circolare, poiché venditori e acquirenti hanno l’opportunità di guadagnare e risparmiare, contribuendo anche a un approccio più sostenibile verso il consumo e l’ambiente, riducendo l’impatto ambientale dei consumi. Nel 2022, gli utenti di Wallapop hanno risparmiato al pianeta 510.535 tonnellate di CO2 e 20 miliardi di litri d’acqua, optando per prodotti second-hand anziché nuovi.
Fonte: Comunicato Stampa
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