Come proteggersi dagli hacker: le tecniche per rubare le password

La sicurezza informatica è una priorità in un mondo sempre più interconnesso: con il proliferare delle minacce online, proteggere dati sensibili dagli hacker e informazioni personali dai cybercriminali è essenziale. Le aziende investono in firewall avanzati, software antivirus e soluzioni di crittografia per difendersi da attacchi informatici e frodi online, e gli utenti sono incoraggiati a utilizzare password complesse, aggiornare regolarmente il software e fare attenzione ai tentativi di phishing.

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Image: Panda Security

La consapevolezza degli utenti e l’informazione sulla sicurezza informatica sono cruciali per mitigare rischi e proteggere la privacy online. Ecco quindi l’importanza dell’uso di password complesse e uniche per ciascun account, l’attivazione della verifica in due passaggi quando possibile e la precauzione nell’aprire e-mail o messaggi sospetti. Scopriamo, con l’aiuto di Panda Security, come fanno gli hacker a trovare le password, le loro tecniche e motivazioni.

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Phishing
Questo è uno dei metodi più comuni per rubare le password. Gli hacker inviano messaggi o e-mail fasulle che sembrano provenire da fonti affidabili, inducendo gli utenti a inserire le proprie credenziali su siti web contraffatti o a scaricare malware che registra le credenziali quando vengono inserite nei siti legittimi.

Keylogger
Rubare le password è il primo passo di molti attacchi informatici, dai più semplici a quelli più complessi e organizzati in più fasi. Il Keylogger è un tipo di malware che registra le informazioni inserite nei moduli online o persino ciò che una persona digita sulla tastiera del computer o dello smartphone, salva queste informazioni e le invia all’hacker che lo controlla senza che la vittima se ne renda conto.

Attacchi di forza bruta
Gli hacker possono anche utilizzare software che tenta migliaia di combinazioni di password fino a trovare quella corretta. Questo metodo funziona particolarmente bene quando le persone utilizzano password deboli, molto semplici, come date di nascita o nomi di parenti e animali.

Exploit di vulnerabilità
Gli hacker sfruttano inoltre falle di sicurezza nei software, che vengono trovate prima da loro che dagli sviluppatori, per ottenere accesso non autorizzato agli account e rubare le password.

Attacchi man-in-the-middle
Con questo tipo di attacco, gli hacker intercettano la comunicazione tra un client e un server, ad esempio in un canale di messaggistica istantanea, e si interpongono per rubare eventuali dati personali condivisi o metadati inviati dall’app. Questa metodologia di attacco sottolinea quanto sia importante non condividere i nostri dati di login con altre persone online.

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Perché gli hacker rubano le password
Con queste tecniche, gli hacker violano le password e accedono a dati sensibili. Le password sono estremamente preziose per gli hacker perché consentono loro di rubare l’identità della vittima, per accedere agli account personali delle persone e utilizzare le loro identità online, oppure utilizzare l’account per fare spam o persino condurre ulteriori attacchi di phishing ad altre persone. Inoltre, con le password rubate, gli hacker possono accedere a informazioni personali sensibili, come dati finanziari o informazioni sanitarie, trovare contatti di altre persone, accedere a reti aziendali o inviare messaggi per lanciare attacchi più complessi. Gli hacker possono inoltre utilizzare le risorse di calcolo delle persone per condurre attacchi più complessi o per minare criptovalute, e da non sottovalutare che le password rubate possono essere vendute sul dark web a altri criminali informatici per guadagnare denaro.

Perché è facile rubare le password
Gli hacker riescono a rubare le password soprattutto perché molte persone non seguono ancora le norme di cybersecurity. Ecco le più frequenti da controllare subito nei propri account.

Password deboli
Molte persone utilizzano password deboli o facili da indovinare, magari create personalmente con frasi e parole facili da memorizzare. Combinazioni di lettere e numeri come il nome del proprio cane + la data di nascita + un carattere speciale rendono più semplice per gli hacker indovinare o forzare le password.

Social Engineering
Gli hacker possono utilizzare informazioni personali raccolte dai social network o da altre fonti per indovinare le password delle persone.

Password riutilizzate
Molte persone utilizzano la stessa password per più account online, magari per risparmiare tempo ed evitare errori, il che però significa che una volta che un hacker ha accesso a una password, può aumentare l’efficienza e la redditività dei cyberattacchi, e accedere a più account della stessa persona.

Phishing che funziona
Gli attacchi di phishing sono diventati sempre più sofisticati e convincenti, anche grazie all’aiuto dell’AI generativa, rendendo più probabile che le persone cadano nelle trappole degli hacker, sottovalutando la pericolosità di SMS e email fraudolente che fanno leva sulla paura o sulla curiosità.

Connessioni non sicure
Le persone spesso si connettono senza preoccuparsi della sicurezza a reti Wi-Fi pubbliche non sicure, a connessioni non crittografate e non protette da password, che possono essere facilmente compromesse dagli hacker: quando si è connessi in questo modo è importante non condividere dati personali e non utilizzarla per operazioni importanti, come accedere al proprio conto di e-banking.

Fonte: Comunicato Stampa

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Miguel Angel Osuna Mora
Esperto di tecnologia noto per la sua profonda conoscenza e la sua passione per la divulgazione in questo campo. Comunicatore efficace, capace di rendere comprensibili concetti tecnologici complessi a un pubblico vasto e diversificato. Si dedica a esplorare e insegnare vari aspetti tecnologici, guadagnandosi un forte seguito nel campo.