Nuovo ristorante Pellico 3 Milano al Park Hyatt Milano

Artigianalità e cromie della natura nel progetto del nuovo ristorante Pellico 3 Milano, al Park Hyatt Milano: Flaviano Capriotti Architetti firma il restyling del celebre ristorante cinque stelle lusso meneghino. Superfici narrative diventano protagoniste di un nuovo sistema di racconto nel quale i percorsi gastronomici dello chef Guido Paternollo si fondono con un peculiare stile estetico, improntato alla qualità assoluta della materia, al ruolo delle cromie e alla sorpresa della luce.

Ristorante Pellico 3 Milano

Ristorante Pellico 3 Milano

Alta cucina e design si uniscono per plasmare un’esperienza fondata sul ritmo delle stagioni e sul rispetto dei tempi della Natura. Il cinque stelle lusso Park Hyatt Milano inaugura il ristorante gastronomico Pellico 3 Milano, guidato dall’Executive Chef Guido Paternollo.

Chef Guido Paternollo

Chef Guido Paternollo

Il progetto dello spazio, firmato da Flaviano Capriotti Architetti, ha trasformato l’ambiente in un luogo in cui convivono alta gastronomia e artigianalità. Lo spazio, che si sviluppa su una superficie di 120 mq e conta 28 coperti nella sala principale e fino a 10 coperti nella private dining room, è caratterizzato da una palette cromatica che segue le suggestioni provenienti dalla filosofia gastronomica dello chef, prevalentemente ispirata alla cultura mediterranea come espressione sincera della materia prima. Un intreccio di sapori, colori ed esperienze per risvegliare tutti e cinque i sensi.

Ristorante Pellico 3 Milano

Ristorante Pellico 3 Milano

Elementi centrali del progetto di interni, soffitto e pavimento – a simboleggiare la magia del cielo e la capacità produttiva della terra – dominano l’esperienza ambientale diventando protagonisti di una nuova narrazione. Flaviano Capriotti li ha interpretati facendoli diventare protagonisti di un racconto che parla di luce e poesia, ma anche di manualità e concretezza. A soffitto corpi illuminanti a scomparsa estremamente discreti, piccoli fori di diametro diverso e intensità regolabile, come fossero stelle, progettati e realizzati con PSLab, seguono un ordine geometrico apparentemente casuale che replica le costellazioni della sfera celeste offrendo il corretto mood.

Ristorante Pellico 3 Milano

Ristorante Pellico 3 Milano

Il pavimento definisce invece la terra, il saper fare artigiano e il recupero della materia. Capriotti l’ha pensato con una composizione di forme trapezoidali realizzate in pietra serpentino e in cocciopesto, declinato in due nuance di verde e in una tonalità sabbia. Questo materiale di riuso, composto da frammenti di laterizi e malta fine, è espressione della passione e della cultura manifatturiera ed è realizzato in uno dei laboratori artigianali di Galleria Elena.

L’approccio gastronomico di Guido Paternollo, incentrato sulla riscoperta di materie prime d’eccellenza, custodi della biodiversità e delle nostre radici, è stato il filo narrativo che caratterizza anche il progetto di interior, che vede impiegati materiali del territorio e naturali. La calce, tipica dell’architettura mediterranea, intervallata da pannelli laccati verde oliva, è stata utilizzata per
rivestire le pareti. Elementi come il legno Douglas, il serpentino verde e il midollino intrecciato, e materiali di recupero come il cocciopesto, caratterizzano lo spazio. Le sedute imbottite di Molteni&C, in pelle e con rivestimento personalizzato, sottolineano il gusto per il comfort abbinato
al design contemporaneo.

Ristorante Pellico 3 Milano

Ristorante Pellico 3 Milano

La cucina dello chef, esprimendo la genuinità della terra e dei suoi prodotti, ha inoltre ispirato la palette cromatica degli interni: dal giallo tenue del riccio al marrone caldo della castagna, dal verde freddo del carciofo con sfumature bianche e viola ai toni intensi della zucca e dello zafferano.

L’ambiente è stato arricchito da una selezione esclusiva di opere d’arte firmate dagli artisti contemporanei Paolo Canevari, Davide Balliano e Claudio Verna, a cura di Cardi Gallery, storica galleria d’arte milanese e punto di riferimento del panorama artistico contemporaneo. Pellico 3 Milano assume una nuova forma con l’intervento di Flaviano Capriotti, che plasma un cielo stellato sotto cui assaporare gusti, percepire profumi, scambiare sguardi e parole. Uno spazio intriso di luce e poesia. Da riempire ogni volta di nuovi significati.

Fonte: Comunicato Stampa

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Caterina Di Iorgi
Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all’Albo dei Giornalisti nell’elenco Pubblicisti. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.