Alfa Romeo alla Mille Miglia, tra tradizione e bellezze d’Italia

La Mille Miglia 2019 regala delle vere e proprie cartoline di bellezza italiana, in una corsa tra passato e futuro. Si rinnova anche così il mito Alfa Romeo sulle strade della 1000 Miglia, a oltre novant’anni dal primo successo, in un legame indissolubile con il prezioso heritage della casa automobilistica, che si esprime nella nuova livrea Ocra che caratterizza Alfa Romeo Giulia: la reinterpretazione in chiave moderna di un colore storico.

Ha preso il via la 1000 Miglia 2019, con 430 equipaggi in gara, quasi 900 persone in rappresentanza di tutti i continenti. Alfa Romeo è la casa automobilistica più presente, con 44 vetture iscritte tra ufficiali e privati, oltre a una nutrita flotta che rappresenta la produzione attuale nel convoglio ufficiale di gara. D’altronde le mille miglia imperiali del “museo viaggiante più prestigioso del mondo”, come da definizione di Enzo Ferrari, sono il terreno ideale per apprezzare l’ineguagliabile storia del marchio Alfa Romeo e la sua tensione al futuro che non dimentica mai un passato glorioso.

Alfa Romeo Mille Miglia

Alfa Romeo Giulia sfila nella nuova livrea Ocra

Ogni vettura del Biscione, da sempre, racchiude in sé l’autentico spirito Alfa Romeo, declinato nei cinque elementi che ne fanno uno dei marchi automobilistici più desiderabili al mondo: design distintamente italiano; motori all’avanguardia e innovativi; perfetta distribuzione dei pesi; soluzioni tecniche uniche; eccellente rapporto peso/potenza. Inoltre, anche nel design delle vetture sono evidenti i rimandi e gli omaggi alle linee senza tempo dei più grandi successi del marchio, a partire dall’inconfondibile trilobo frontale e lo scudetto, elementi iconici e immediatamente riconoscibili. Tra le reinterpretazioni in chiave moderna di elementi storici occorre citare la livrea Ocra che gli appassionati hanno potuto ammirare alla partenza della 1000 Miglia.

A Brescia infatti era esposta un’Alfa Romeo Giulia nella particolare colorazione che già comparve sulla sua antesignana e su altri esemplari degli anni Sessanta e Settanta. Una livrea capace di sottolineare gli sbalzi molto ridotti dell’Alfa Romeo Giulia, il suo lungo cofano e i marcati parafanghi anteriori, l’abitacolo arretrato, “appoggiato” sulle ruote di trazione e i parafanghi posteriori muscolosi. Un complesso di linee tese e di proporzioni dinamiche e slanciate, che hanno catturato gli sguardi di tutti gli appassionati presenti al via.

Alfa Romeo Mille Miglia

Cartoline di bellezza italiana

Uno dei segreti del successo quasi secolare della 1000 Miglia è la perfetta integrazione di capolavori su quattro ruote in panorami suggestivi e su strade che spesso esulano dalle rotte più battute. La potenza delle Quadrifoglio “Alfa Romeo Racing” scuotono per un attimo la quiete della provincia e gli ovattati roseti del Parco Giardino Sigurtà di Valeggio.

È la volta del percorso cittadino di Mantova, museo urbano diffuso che accoglie il museo viaggiante, e poi si costeggia il confine tra Lombardia e Veneto e si percorre l’argine del Po in un panorama soleggiato ma fresco. Il sole sta calando quando si raggiunge Ferrara. Le strade sono gremite, e più si avvicina la sera, più il pubblico si cala in strada per il passaggio delle auto, quasi ammutolendo quando le vede sfilare al cospetto del Castello Estense. Da Comacchio in giù è una sfilata di lidi, un tramonto saturo di colori al villaggio delle cicogne di Fosso Ghiaia e una corsa verso Ravenna mentre la fatica inizia a farsi sentire.

È la smisurata, universale passione a trascinare gli equipaggi, ed è buio quando la prima auto costeggia il Parco della Salina di Cervia e raggiunge Milano Marittima. La 1000 Miglia, però, non riposa mai, neppure all’ombra della pineta: quando piloti e navigatori si ristorano e si riposano, con la prospettiva di poche ore di sonno, lasciano spazio ai meccanici che prestano le loro cure alle automobili. Un apprezzato spettacolo di laboriosità, dedizione e autentica passione per i motori che già il giorno dopo, con partenza alle 6.15, attraversa lo Stivale per raggiungere Roma.

Fonte: Comunicato Stampa

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Caterina Di Iorgi
Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all’Albo dei Giornalisti nell’elenco Pubblicisti. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.